SALMSON VAL 3 SPORT

La Société des moteurs Salmson, o più semplicemente Salmson, era un’azienda operante nel settore meccanico fondata dall’imprenditore francese Émile Salmson nel 1890.

All’inizio del XX secolo, grazie allo sviluppo impresso al settore dai fratelli Wright, la Salmson decise di estendere il suo campo di interesse al nascente settore aeronautico. In particolare, si specializzò nella produzione di motori radiali con cui entrare sul mercato per equipaggiare i velivoli di nuova produzione. Tale campo avrebbe trovato poi un largo sviluppo allo scoppio della prima guerra mondiale, quando il rapido sviluppo dell’arma aerea creò l’esigenza di una fornitura di sempre più elevate quantità di velivoli per equipaggiare le aeronautiche militari sui due fronti, e quindi, di conseguenza, di propulsori a cui destinarli.

Al termine del conflitto, la divisione aeronautica della Salmson vide quasi arrestarsi il flusso di ordinazioni relative ai motori stellari utilizzati sui velivoli, pertanto decise di puntare sulle automobili, che già da diversi anni si stavano rivelando uno sbocco commerciale pieno di possibilità.
Il fondatore, Emile Salmson, però, morì poco dopo e la conduzione dell’azienda passò ad Emile Petit, un ingegnere di gran talento, che nel 1922 progettò e realizzò la prima vettura marchiata Salmson, vale a dire la AL3, una vettura nata come autociclo, ma che nel corso degli anni subì successive evoluzioni, emancipandosi da tale etichetta per assumere via via le caratteristiche di una vettura più completa. La AL3 diede modo alla Casa francese di farsi conoscere anche in ambito sportivo, dove si rivelò la sola vettura in grado di battere regolarmente le temibili Amilcar.

Quando alla fine degli anni venti gli autocicli andarono rapidamente perdendo quota nelle vendite, la produzione della Salmson si spostò verso segmenti di mercato differenti, costituiti da modelli di fascia più alta o comunque più completi e meno semplificati.

Nacque così dapprima la S6, vettura con motore a 6 cilindri, e la S4, una vettura prodotta in più serie, differenti per carrozzerie, motorizzazioni e passo.

Con tale modello, la Salmson arrivò alla vigilia dello scoppio della Seconda guerra mondiale. Al termine del conflitto, in listino propose nuovamente le ultime evoluzioni della S4, ma nel 1951 fu introdotta una nuova vettura: la Randonnée, tanto affascinante quanto superata nella meccanica. L’arrivo della 2300 Sport portò una ventata di freschezza dal punto di vista meccanico nelle qualità della gamma Salmson d’inizio anni cinquanta. Entrambi i modelli, però, furono prodotti in pochi esemplari: nel 1957, la Salmson fu assorbita dalla Renault.

La serie AL3

  • AL3: primo modello Salmson, inizialmente aveva tutte le caratteristiche di una cyclecar, e quindi estrema semplicità costruttiva, assenza del differenziale, ritenuto superfluo per la stretta carreggiata di 1070 mm, freni solo posteriori, ecc. Ma nel corso della sua produzione subì tante e tali evoluzioni da finire via via con il perdere tali caratteristiche per assumere le sembianze di una vettura di fascia medio-bassa, dalla dotazione più completa, come per esempio i freni a tamburo sui due assi. In ogni caso, invariata fu la meccanica, costituita da un motore a 4 cilindri da 1087 cm³, in grado di erogare una potenza massima di 24 CV a 2600 giri/min. Nelle versioni denominate Grand Prix Special e San Sebastian venne anche dotato di compressore. Il cambio era inizialmente a 3 marce, per poi divenire a 4 marce nelle versioni successive. Fu tolta di produzione nel 1928.

In particolare la vettura che proponiamo è una Val 3 Sport del 1925.

Numero di telaio #11501 e numero motore #3379; motore Salmson AL 1100cc con cambio a 3+1 marce.

La vettura monta cerchi 715×115 con pneumatici dedicati Michelin ed un cerchio gommato di scorta.

L’immatricolazione è francese del 1993, pertanto il libretto è tuttora francese.

L’auto è stata restaurata una prima volta nel 1992 a partire dal telaio; il motore è stato ricostruito includendo valvole e guarnizioni. La carrozzeria è interamente in alluminio; sono state sostituite le parti in legno. L’impianto elettrico è stato rifatto includendo magnete e dinamo.

Tra il 2013 e il 2019 l’auto è stato nuovamente aggiornata: la carrozzeria è stata completamente riverniciata e rigenerata la strumentazione, includendo l’orologio a carica settimanale Jaeger. Sono state effettuate le registrazioni del motore, il cambio dei liquidi e sostituito il meccanismo della frizione. E’ stato inoltre nuovamente aggiornato l’impianto elettrico tramite l’aggiunta di una batteria 12V che permette l’uso dei fari. Gli interni sono stati modificati con nuovi rivestimenti in cuoio.

L’auto conserva la messa in moto con manovella, i documenti sono quelli francesi anche se è stata acquistata in Olanda.

Si tratta di un auto introvabile nelle condizioni in cui si trova, disponibile per qualsiasi prova presso la nostra sede.

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